Serena

Shooting fotografico alla meravigliosa Serena, modella di Palermo. Grande feeling fin dal primo scatto, empatia assoluta con tutti gli elementi di scena, grande persona oltre che gran modella!

MariaTeresa e Irene

Shooting fotografico alle due ragazze palermitane in sala posa. Pur non essendo abituate a posare come modelle, abbiamo trovato subito un feeling meraviglioso, si sono lasciate andare in movenze naturali, nella loro intimità interiore.

Presepe Vivente di Custonaci

La Grotta di Scurati (o Mangiapane) è la più famosa delle grotte che si trovano all’interno della Riserva di Monte Cofano, perché ogni anno, nel periodo natalizio, vi viene allestito il Presepe vivente. Prende il nome dalla famiglia Mangiapane, che vi ha vissuto per diverso tempo fino ai primi anni cinquanta, e testimonia dell’antico insediamento preistorico poi trasformato in villaggio con case basse e vicine l’una l’altra: una sorta di presepe naturale con una ricca vegetazione circostante. Per la sua tipicità e bellezza, è stata anche scelta in passato come location per diversi film e serie televisive tra cui ricordiamo alcune puntate del Commissario Montalbano, Nuovo Mondo e Viola di mare.

Le grotte, abbandonate dai pastori che l’utilizzavano per la lavorazione della ricotta, hanno trovato altro utilizzo. Annualmente, dal 1983, la grotta è diventata sede del suggestivo Presepe vivente di Custonaci, testimonianza della vita contadina dell’agro ericino alla fine dell’Ottocento, meta di turisti e devoti. Accanto all’evento religioso della Natività vi sono rappresentazioni del lavoro artigiano e rurale che hanno dato vita, con gli anni, a una suggestiva messa in scena. Un evento reso caratteristico anche dalla presenza di suoni, odori e colori che ricostruiscono veri e propri spaccati di vita. La messinscena è accurata come quella di un set cinematografico: i pastori mungono e fabbricano vero formaggio, le massaie preparano la pasta e infornano il pane, con un cast composto da oltre 160 interpreti, tra artigiani-artisti provenienti dall’intera Sicilia e maestranze contadine e figuranti locali. È la Sicilia più antica che interpreta se stessa. Ecco come un intero paese partecipa alla sacra rappresentazione… e diventa museo stabile.

Mattana (Favignana)

Quella del tonno è una pesca stagionale, molto intricata e laboriosa, che si svolge nell’arco di pochi mesi, dall’inizio della primavera ai primi di giugno, ma consta di lunghi preparativi e lavori che tengono impegnati i tonnaroti già molti mesi prima di calare in acqua la struttura-tonnara. Quest’ultima è una enorme “trappola”, fatta di reti che occupano un’area di 350.000 mq, che vengono poste a circa 30-40 metri di profondità, tra Favignana e Levanzo, per intercettare e catturare i tonni che vengono “spinti” in essa. Ad inizio Maggio i tonni arrivano dallo stretto di Gibilterra spinti dalla necessità riproduttiva. Si dirigono verso la Liguria, scendono lungo il Tirreno fino a raggiungere le coste siciliane dove incontrano le condizioni ottimali per riprodursi. Arrivando nelle acque delle Egadi incontrano le varie camere che costituiscono il corpo della tonnara, dove restano intrappolati. La mattanza è solo la parte terminale di questa complessa “macchina” da pesca.

Salotti Urbani

Palermo, i rifiuti ingombranti set fotografico per la mostra fotografica “Salotti urbani”.
Uomini e donne, qualche volto conosciuto, accomodati tra i vecchi mobili finiti fra il pattume e “azzizzati” come interni di moderni appartamenti. Un invito al riciclo? Denuncia? Burla? Provocazione?
“Ecco dunque come trasformare un’emergenza della città in arte, nello specifico in foto denuncia, sperando però che al più presto questa triste realtà diventi solo un brutto e ‘ingombrante’ ricordo.
Scorci di varie discariche abusive si animano di presenze umane (amici, la bella bimba figlia del fotografo e anche l’attore Sergio Verspettino si presta all’idea) configurandosi in scene di vita quotidiana, scandite in cinque visioni diurne e cinque notturne, tutte ambientazioni delineate e colte seguendo una prospettiva comune, quella centrale, chiara e netta, ben piantata e pronta a legarsi con lo sguardo di chi verrà a porsi dinanzi agli scatti.
Tutto diventa visione surreale, quasi apocalittica, suggestiva ma allo stesso tempo agghiacciante, messa in scena e contemporaneamete vera e concreta.
Ma un’operazione di questo tipo può avere delle conseguenze?
Si, a volte le cose accadono.
L’ Arte come linguaggio è molto più potente, secondo me, di tanti fronzolanti discorsi polemici e chiacchiere da bar su “cosa e come fare…” che troppo spesso condensano ed evaporano in un nano secondo lasciando comunque l’amaro in bocca. Gli artefatti scaturiti dalla sensibilità di chi pone l’accento su una questione scottante, possono essere belli o brutti da guardare, scomodi come pugni nello stomaco, esteticamente impeccabili, freddi e distaccati o empaticamente coinvolgenti, ma se centrano l’intento di “accendere l’attenzione” allora qualcosa accade… poi magicamente si intuisce cosa si deve fare.” (Written by Angela Maria Benivegna)

Rinascita nel Cretto

In questo progetto, esploro la connessione tra arte, identità e memoria attraverso l’incontro tra una modella capoverdiana e il Cretto di Burri, una monumentale opera d’arte che testimonia le rovine di Gibellina, distrutta dal terremoto del 1968. La modella, con la sua storia e le sue radici, rappresenta una voce di resilienza e trasformazione.

Il Cretto, con le sue forme astratte e le cicatrici visibili, diventa lo sfondo perfetto per raccontare la bellezza della diversità culturale. Ogni crepa e ogni linea nel cemento simboleggiano il dolore e la perdita, mentre la presenza della modella infonde nuova vita e speranza. Attraverso il suo sguardo e la sua espressione, esploriamo il dialogo tra passato e presente, tra rovina e rinascita.

Questo progetto non è solo un omaggio all’arte di Burri, ma un tributo alla capacità umana di ricostruire e reinventarsi, celebrando le storie di chi, come la nostra modella, porta con sé una ricchezza culturale che arricchisce il contesto in cui vive.

ESSE

Un viaggio visivo che celebra l’essere. Questo progetto fotografico raccoglie ritratti di stranieri che vivono a Palermo, mettendo in luce la loro storia e il contributo culturale unico che portano. Attraverso le loro esperienze, esploriamo come la diversità arricchisca il tessuto sociale della città, trasformando Palermo in un crogiolo di culture e storie condivise. Scopri la bellezza dell’“essere” in tutte le sue forme.

Book fotografico

Il Book Fotografico e un insieme delle migliori fotografie selezionate dai diversi shooting realizzati dai modelli e modelle durante la loro carriera professionale. Anche adatto per professionisti in molti campi dell’arte e non solo, come attori, musicisti ecc..
Per questo motivo realizzare e comporre il tuo primo Book fotografico Palermo attraverso un servizio fotografico professionale è la prima cosa di cui occuparsi per potersi proporre alle agenzie moda di Palermo per casting, eventi e selezioni.
Il primo impatto è quello più importante, e il tuo book fotografico rappresenta il tuo biglietto da visita, ecco perché affidarsi ad un fotografo professionista e fondamentale per un’ottima riuscita dello shooting Fotografico.
Dopo anni d’esperienza posso dirti con certezza che le agenzie moda, dedicheranno pochi secondi ad ogni immagine proposte per valutarne la qualità, quindi riuscire a colpire la loro attenzione già dal singolo scatto è fondamentale.

Questo rende fondamentale che il book fotografico rappresenti le tue capacità, qualità artistiche e caratteriali.