Salotti Urbani

Palermo, i rifiuti ingombranti set fotografico per la mostra fotografica “Salotti urbani”.
Uomini e donne, qualche volto conosciuto, accomodati tra i vecchi mobili finiti fra il pattume e “azzizzati” come interni di moderni appartamenti. Un invito al riciclo? Denuncia? Burla? Provocazione?
“Ecco dunque come trasformare un’emergenza della città in arte, nello specifico in foto denuncia, sperando però che al più presto questa triste realtà diventi solo un brutto e ‘ingombrante’ ricordo.
Scorci di varie discariche abusive si animano di presenze umane (amici, la bella bimba figlia del fotografo e anche l’attore Sergio Verspettino si presta all’idea) configurandosi in scene di vita quotidiana, scandite in cinque visioni diurne e cinque notturne, tutte ambientazioni delineate e colte seguendo una prospettiva comune, quella centrale, chiara e netta, ben piantata e pronta a legarsi con lo sguardo di chi verrà a porsi dinanzi agli scatti.
Tutto diventa visione surreale, quasi apocalittica, suggestiva ma allo stesso tempo agghiacciante, messa in scena e contemporaneamete vera e concreta.
Ma un’operazione di questo tipo può avere delle conseguenze?
Si, a volte le cose accadono.
L’ Arte come linguaggio è molto più potente, secondo me, di tanti fronzolanti discorsi polemici e chiacchiere da bar su “cosa e come fare…” che troppo spesso condensano ed evaporano in un nano secondo lasciando comunque l’amaro in bocca. Gli artefatti scaturiti dalla sensibilità di chi pone l’accento su una questione scottante, possono essere belli o brutti da guardare, scomodi come pugni nello stomaco, esteticamente impeccabili, freddi e distaccati o empaticamente coinvolgenti, ma se centrano l’intento di “accendere l’attenzione” allora qualcosa accade… poi magicamente si intuisce cosa si deve fare.” (Written by Angela Maria Benivegna)

DATE: 21.Mar.2019

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